Con l’intervento chirurgico di allungamento del pene si procede alla recisione del legamento che connette il pene all’osso pubico, in modo tale che il pene appaia più lungo di quello che è in realtà.
L’”allungamento” del pene viene ottenuto sezionando il legamento sospensore del pene, legamento che in condizioni di normalità permette l’adesione del pene all’osso pubico; viene in tal modo esteriorizzata una porzione “interna” del pene che va ad incrementare in lunghezza la porzione pendula del pene stesso.
Si pratica un’incisione cutanea sovrapubica a V, con pubo-plastica di avanzamento cutaneo V-Y (incisione a V e sutura ad Y per creare anche un allungamento cutaneo); l’uso del laser permette di effettuare con estrema precisione l’incisione, determinando un ridotto sanguinamento intraoperatorio e una guarigione più rapida.
Successivamente si isola e seziona il legamento sospensore che ha una lunghezza variabile compresa tra 2 e 5 cm.
La fase successiva può prevedere, in casi selezionati e previa attenta valutazione, l’impianto infrapubico di un distanziatore pubo-cavernoso, in genere in silicone, per evitare il riavvicinamento tra pube e pene e stabilizzare l’allungamento così ottenuto, evitando in questo modo la recidiva legata alla retrazione cicatriziale con riaccostamento delle superfici sezionate.
In caso di pene nascosto il tessuto adiposo in eccesso viene rimosso tramite liposcultura sovrapubica, che permette un ulteriore incremento dell’allungamento penieno ottenuto con la tecnica precedente.